Una prosa alla farina di castagne
La torta di castagnaccio o pattona ha veramente sfamato intere popolazioni e ben si merita queste strofe ricavate da una poesia dialettale dell’area dell’estrema Garfagnana e la Lunigiana.
La pattona è una cosa veramente genuina che mangerei volentieri a iosa sia di sera che di mattina.
Quanta zënta campagnola ai tënpi andré a t’ha magnà!
Pür’ s’a t’manchë la stagnòla ter’ benedëta e ben güstà.
Quanta gente campagnola a tempi addietro ti ha mangiata!
Quanta gente campagnola a tempi addietro ti ha mangiata!
Pur se ti manca, la stagnola eri benedetta e ben gustata.
Ti meriteresti un monumento e con una medaglia decorata; oggi ti ricordano poco o niente ma in tempo di guerra eri lodata.
Di te ho tanta nostalgia o pattona sopraffina, non ti mangio più per malattia, ma ho sempre l’acquolina.
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