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giovedì 7 aprile 2011

Gallicano

Lasciata Castelnuovo salendo si giunge a Cascio che ha nel passato medievale ricoperto un ruolo di cerniera lungo la lunga valle della Garfagnana.
Nelle cronache antiche infatti leggiamo quanti monasteri vi abbiano avuto sede testimoniando come Cascio fosse fin dall’alto Medioevo luogo di passaggio e sosta dei pellegrini. “Il castello esisteva nel 968, quando la Contessa Willa, madre di Ugo, donava alle Monache di S. Ponziano di Lucca alcune terre ed olivi in Cassio in montibus, colla conferma del patronato della chiesa de’ SS. Stefano e Lorenzo, la quale anche nei secoli posteriori dipendeva da quel Monastero, e veniva indicata nei registri della Diocesi di Lucca come locus Dominarum de Cascio.
Dalle Monache passò nei PP. Olivetani succeduti alle Suore, i quali permutarono nel 1615 la chiesa di Cascio in quella di S. Pietro a Nocchi presso Camaiore.
Nel secolo XIII questa Terra avea un monastero di Suore Agostiniane.
Sappiamo di fatti che nel 1227 il Vescovo di Lucca Opizzone confermava la scelta della Prioria del Convento di S. Anna di Cascio in Garfagnana; e univa nell’anno stesso la chiesa di S. Michele di Brancoli alla casa delle Suore del Monastero o Romitorio di S. Anna di Cascio”.
Scendendo a valle si giunge a Gallicano del quale si hanno tracce su documenti del 771.
GALLICANO
Gallicano sorge su un colle che domina il fiume Serchio.
Il Comune di Gallicano giace nel punto più depresso della Garfagnana, sulla destra del Serchio; ed è composto del capoluogo omonimo e dei paesi di Cardoso, Bolognana, Verni, Fiattone, Perpoli e Campo,
Dallo Statuto Lucchese del 1308 risulta che Gallicano con Cardoso, Bolognana, Verni, Perpoli, Fiattone, Riana, Lupinaia e Treppignana appartenevano alla Vicaria di Barga
L'economia locale è incentrata sull’industria, artigianato, sull'allevamento del bestiame e sull'agricoltura per la produzione del legno.
Il nome della località deriva con tutta probabilità dal nome proprio di persona "Gallicanus" che potrebbe riferirsi al fondatore del borgo di Gallicano.
La formazione e lo sviluppo del borgo avvennero nel Medioevo.
A quel tempo Gallicano fu oggetto di contesa tra diverse signorie e subì pertanto le conseguenze delle numerose lotte tra le città di Lucca, Firenze e Modena, le quali volevano impadronirsene.
Gallicano faceva allora parte del Vicariato della città di Trassilico.
Intorno all'anno mille, dopo una serie di lotte sanguinose contro le città rivali, Lucca conquistò Trassilico e pertanto estese la propria giurisdizione anche al borgo di Gallicano.
Il periodo della dominazione lucchese si protrasse fino alla seconda metà del XIII. Durante il XIV secolo la città di Firenze, approfittando sia delle continue lotte tra i nobili locali che volevano assumere il controllo di Gallicano che della diffusione del brigantaggio, nel 1347 si insediò nel territorio di Gallicano.
Nella seconda metà del XV secolo gli Estensi, duchi di Modena, assunsero il controllo dell'intera area della Garfagnana, della quale faceva parte anche Gallicano.
Gallicano venne pertanto annesso al Ducato Modenese condividendone le sorti e la storia fino all'Unità d'Italia, avvenuta nel 1861 ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.

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